Acqui Terme – Visone – Grognardo – Morbello – Cassinelle (frazione Bandita) – Ponzone – Cavatore – Acqui Terme.
E’ una gita di circa 45 Km. che percorre le erte propaggini appenniniche tra boschi di querciole e castagni (abbondanti in autunno d’ovuli e porcini). L’insediamento umano, per lo più raccolto in frazioni e paesi, è limitato dall’impervia natura dei luoghi. Ampi panorami si godono dal crinale di Ponzone sulla valle Erro e le cime alpine occidentali.
Meritano una sosta:
Grognardo. Per il complesso seicentesco costituito dalla parrocchiale di S. Andrea, dalle vicine residenze dei conti Beccarla e Grattarola e dall’oratorio di S. Maria. Da ricordare anche i ruderi del castello, isolati su di una boscosa collina sovrastante il paese.
Morbello. Per il nucleo insediativo che comprende la parrocchiale di S. Sisto e l’attiguo oratorio – entrambi risalenti al ‘600 – e gli imponenti ruderi di castello abitativo e torre medioevali.
Ponzone. Per l’insieme delle case porticate, dell’oratorio del Suffragio (contenente un museo d’arte sacra) e della parrocchiale di S. Michele, il tutto databile alla prima età della controriforma e, cioè, tra fine ‘500 ed inizio ‘600. A pochi chilometri è da notare la seicentesca pieve dell’Assunta, con la coeva via crucis.
Cavatore. Per la torre medioevale (secolo XII/XIII) che domina il paese e per i resti romanici e rinascimentali, rispettivamente, della vecchia parrocchia di S. Lorenzo – contenente affreschi di fine ‘400 ed inizi ‘500 – e della chiesa di S. Antonio (attigua alla nuova parrocchia).